Prima manche velocissima per Salvatore Venanzio che, su Radical SR4 Suzuki, "scala" i 3500 metri del percorso di gara validi per la vittoria dello Slalom dei Trulli, quinta tappa del Campionato Italiano Slalom, con i tempo di 2'24" e 56 centesimi, oltre un secondo più veloce del tempo record con cui Michele Puglisi, nella scorsa edizione, era salito sul gradino più alto del podio al termine delle tre manches. In questa prima salita sulla "panoramica", il giovane pilota siciliano, nonostante il terzo tempo assoluto, deve accontentarsi di un quinto posto in classifica per un birillo sfiorato con la sua Radical SR4 Suzuki pagato dieci punti di penalizzazione. Seconda posizione di manche per il campione molisano Fabio Emanuele, su Osella PA 9/90 Alfa Romeo, con 148,14 punti. Terzo, su vettura gemella ma con motore Honda, il campano Luigi Vinaccia con 151,17 punti. Quarto tempo per Lorenzo Mossucca su Radical SR4 Suzuki davanti a Michele Puglisi e a Fabio Di Cristofaro, sesto assoluto e primo in Gruppo E2 SS su Formula Gloria. Gianluca Miccio, al volante di una Radical SR4 Suzuki, taglia il traguardo di manche in settima posizione con dieci punti di penalizzazione precedendo in classifica Giuseppe Palumbo su Chiavenuto Suzuki e un velocissimo Davide Maglione, primo un Gruppo E1 Italia, su Renault 5 GT Turbo. Chiude la top ten della prima manche dello Slalom dei Trulli Marcello Bisogno su Fiat 127, secondo in Gruppo E1 Italia, ad una manciata di centesimi dal pilota che lo precede. Anche lui su Fiat 127, Gennaro Ferrara chiude la manche al comando del Gruppo Speciale Slalom, imitato in Gruppo E2 SH da Fabiano Di Cesare su Fiat 126. Joseph Martinelli, su Peugeot 106 Rallye, conferma quanto di buono aveva fatto vedere nella manche di ricognizione conquistando, momentaneamente, il gradino più alto del podio di Gruppo N. Miglior tempo in Gruppo Racing Start Plus pr "King Dragon" su Mini Cooper JCW imitato nel numerosissimo Gruppo Racing Start dal Luciano Ignomeriello su Peugeot 106 Rallye. Giovanni Greco, su Fiat 500, comanda tra le bicilindriche e come lui fanno Giuseppe Di Domenico tra i prototipi su A 112 e Vito Ciracì tra i kart cross dello spettacolare Gruppo VST.