ACI Team Italia: a Liepaja, prima vittoria per Ledda

Trentin secondo nel campionato lettone. Tappa complicata per Battistolli, Daprà e Zanin nel FIA ERC
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Sulle difficili strade della Lettonia, gioie e dolori per i cinque equipaggi di ACI Team Italia. Valentino Ledda vince Gara1 per la serie nazionale, poi la rottura del semiasse. Giovanni Trentin chiude terzo, nonostante la sfortuna, e mantiene la posizione in campionato. Alberto Battistolli stringe i denti, 15° assoluto nell’Europeo. Roberto Daprà davanti a Mattia Zanin, settimo e ottavo, completano la seconda sfida Junior

Il Rally Liepaja ha lasciato ottime sensazioni in casa ACI Team Italia, con i portacolori della Nazionale Rally che si sono distinti, nelle rispettive categorie d’appartenenza, nonostante le tante difficoltà trovate sugli sterrati della Lettonia. La gara valida sia per il FIA European Rally Championship che per il Latvian Rally Championship, con due tappe e punteggio doppio, è andata in scena attorno alla citta affacciata sul Baltico da venerdì 16 a domenica 18 giugno.

A portare il tricolore in gara erano presenti tutti gli equipaggi impegnati in questa campagna internazionale, a partire dal capitano Alberto Battistolli con Simone Scattolin, in lizza nella massima categoria della serie continentale sulla Skoda Fabia Rally 2 di Delta Rally, gommata Pirelli, con la quale hanno ottenuto la 15^ posizione assoluta; Roberto Daprà con Luca Guglielmetti e Mattia Zanin con Fabio Pizzol, entrambi a bordo delle Peugeot 208 sempre gestite dal team veneto, rispettivamente piazzati in settima e ottava posizione del FIA Junior ERC; quindi i due sedicenni debuttanti nel mondo dei rally, partecipanti al campionato lettone, Valentino Ledda con Mauro Mele e Giovanni Trentin con Danilo Fappani, loro su Ford Fiesta Rally4 gommate Pirelli e preparate dal team estone Baltic Motorsport. I più giovani sono stati anche i ragazzi che hanno ottenuto i risultati più esaltanti, con la prima vittoria per Ledda ed il terzo posto per Trentin nel round1, sia di classe RC4 che del LRC Junior. Ma anche i più sfortunati nella seconda gara, considerata la doppia foratura già nella prima tappa che ha ridimensionato le possibilità di puntare al successo di Giovanni Trentin, poi affossate anche dalla rottura del cambio; oltre al danneggiamento del semiasse riscontrato da Valentino Ledda, che è riuscito ad arrivare a fine gara dopo aver messo mano da solo alla vettura. I due giovani piloti hanno completato comunque il loro rally, in settima posizione Ledda e ottava Trentin, nella tappa conclusiva. L’esperienza e i chilometri sono infatti il primo obiettivo sia per Ledda che per Trentin, in questa loro prima vera stagione rallistica.


VALENTINO LEDDA | Prima esultanza e prima sfortuna per Valentino Ledda, che ha vissuto il suo secondo rally in carriera in condizioni estreme, mai viste prima. La vittoria in Gara 1, impreziosita dal successo nella SS5 SNÄPELE ha esaltato il pilota sardo, che si è ritrovato però frenato nella seconda gara dalla rottura del semiasse. Episodio che non ha frustrato la voglia di correre di Ledda, che ha dovuto sfoderare anche le sue capacità di meccanico, grazie alle quali ha sistemato, per quanto possibile, la sua Fiesta per transitare in prova fino a raggiungere il traguardo. Una prova di resilienza e maturità, che servirà a Ledda nel suo percorso di crescita.
Ledda: “sabato ero felicissimo per la vittoria ottenuta, davvero qualcosa di esaltante. Sinceramente non credevamo di poter avere subito un impatto così redditizio in una gara difficile come quella. Non abbiamo sfigurato nemmeno nel confronto con gli equipaggi dell’Europeo Junior, quindi la prima tappa della nostra gara devo dire che è stata perfetta. Domenica invece siamo passati all’opposto, e siamo stati piuttosto sfortunati. Sulla penultima prova si è rotto il semiasse. Prima di arrivare al riordino ho provato io a sistemare come potevo, l’ho tolto solo per poter transitare sull’ultima speciale e arrivare al traguardo, ma l’abbiamo effettuata praticamente senza un semiasse. Almeno siamo riusciti a completare la gara e in quelle condizioni era la cosa più importante. Siamo soddisfatti di questa gara, che con tutte le difficoltà vissute ha aggiunto sicuramente qualcosa al bagaglio d’esperienza, dato che sono in questo campionato per crescere e fare strada”.

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GIOVANNI TRENTIN | Il risultato finale non rende affatto giustizia alla prestazione di Giovanni Trentin e Danilo Fappani, limitati anche stavolta da noie alla loro Ford Fiesta Rally4, stavolta di natura meccanica. Infatti la partenza del sedicenne talento di Montebelluna è stata impressionante, scandita da due ottimi passaggi nelle prime due prove che lo hanno lanciato in terza posizione nella categoria RC4 e Junior del Latvian rally Championship. Riscontri cronometrici degni dei migliori giovani dell’Europeo Rally tra le due ruote motrici, vicini ai connazionali Daprà e Fontana, spesso riferimento della categoria. Un segnale di crescita e maturazione dopo questa prima parte di stagione. Poi però sono arrivati i primi episodi negativi, con due forature nella fase calda della prima tappa che non gli hanno permesso di puntare al successo e lo hanno costretto ad accontentarsi del terzo gradino del podio. Comunque un risultato eccellente, anche in ottica di campionato. Nella seconda tappa invece ha subito la rottura del cambio e la sostituzione gli ha causato anche una penalità di 15’. Seconda gara quindi compromessa dal punto di vista del risultato finale per Trentin, che è riuscito comunque ad affrontare dopo la sistemazione in extremis in assistenza, seppur non ottimale. Nel finale è arrivata comunque la soddisfazione per Trentin-Fappani di centrare il successo nella Power Stage che, oltre ai chilometri portati a termine, aggiunge qualche punto alla classifica generale che li propone in seconda posizione di classe RC4 e al terzo posto assoluto del campionato Junior.

“purtroppo i risultati lasciano l’amaro in bocca dopo due gare molto faticose, nelle quali abbiamo trovato comunque qualche soddisfazione. Ci siamo sentiti in forma e siamo riusciti a partire con il piede giusto sia nello shakedown che nelle prime speciali, poi purtroppo una doppia foratura ha ridimensionato le ambizioni. La seconda tappa è stata davvero dura, visto che l’abbiamo affrontata con una vettura sistemata per quanto possibile dopo la rottura al cambio, e siamo usciti dall’assistenza per un soffio, quasi oltre tempo massimo. È stata una prova di resistenza, visto che partire dietro con le condizioni che c’erano ci ha fatto trovare rotaie molto scavate e prove difficili da affrontare con le nostre vetture. Ma dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno, perché è stata una gara molto formativa e siamo riusciti, nelle difficoltà, a fare chilometri e a portarla a termine. I tempi e il ritmo che abbiamo mantenuto nei momenti in cui non abbiamo avuto problemi ci fanno ben sperare per il nostro percorso di crescita”.

ALBERTO BATTISTOLLI | Per Battistolli il Rally Liepaja ha rappresentato la gara del rientro nell’Europeo, dopo lo stop per l’infortunio alla spalla. Il pilota di riferimento della Nazionale Rally è tornato subito in primo piano con un grande quarto posto nella qualifying stage. Poi le condizioni meteo e la mancanza di allenamento hanno ridimensionato la prestazione del vicentino, spinto a concentrarsi più nella gestione che nella ricerca ostinata del risultato. Il riacutizzarsi dei dolori alla spalla nelle ultime prove non ha comunque messo fine alla partecipazione di Alberto Battistolli, che ha stretto i denti e ha completato una tappa utile per ritrovare il passo gara ed a guardare al resto della stagione con maggiore fiducia.

Alberto Battistolli: “è stata una gara particolarmente difficile, anche come strade e condizioni del fondo. La pioggia costante ha reso ancora più estremo un rally che è già complesso sulla carta. Noi abbiamo adottato un atteggiamento conservativo sin dall’inizio, ma lo è stato ancor di più nella seconda frazione del rally, quando ci siamo ritrovati anche a partire davanti. Nell’ultima giornata in particolare abbiamo trovato strade piuttosto scavate ed insidiose, in più nelle ultime prove ho accusato dolore alla spalla. Niente di particolare, è una naturale conseguenza post operatoria. Ma è suonato come un ulteriore campanello d’allarme, quindi siamo rimasti sempre in controllo senza forzare per evitare errori inutili. Non avevamo particolari velleità di classifica, quindi possiamo dire che è stata una gara faticosa, ma molto utile per ritrovare il ritmo e il feeling”.

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ROBERTO DAPRÀ | Trasferta con luci ed ombre anche per Roberto Daprà, che si è dovuto accontentare della settima posizione al Liepaja, buona per mantenere il quarto posto nel FIA Junior ERC, ma poco gratificante considerati i presupposti. Il pilota trentino era infatti uno degli attenzionati speciali in questa gara, al netto delle prime ottime uscite stagionali. Le condizioni del percorso non hanno permesso a Daprà come agli altri compagni di squadra di esprimersi al meglio, ma la capacità di evitare errori e portare a termine il rally è sicuramente un aspetto fondamentale nel percorso di maturazione di questi giovani piloti.

Daprà: “purtroppo non è andata affatto come volevamo. Nei tratti con un fondo buono abbiamo fatto ottimi tempi, mentre sulle strade più rovinate e scavate abbiamo sofferto molto. C’erano parti quasi impraticabili nelle quali abbiamo fatto troppa fatica. Ora prima dello Svezia dovremo lavorare su questo, magari prevedendo appositi test prima della prossima gara. Chiaro, nulla è compromesso e comunque abbiamo portato la gara a termine, ma sappiamo di poter fare molto meglio e vogliamo ritornare a dare soddisfazione a chi ci supporta e alla nostra squadra. Dobbiamo concentrarci subito per migliorare già nel prossimo round”.

MATTIA ZANIN | È stato un buon Liepaja per il trevigiano Mattia Zanin, che insieme a Fabio Pizzol ha portato a casa un’altra tappa d’apprendistato sulle veloci strade europee. Anche in Lettonia si trattava di un esordio per il pilota di Conegliano, che si è ritrovato presto a fare i conti con una scelta inadatta di pneumatici per le condizioni di pioggia trovate sin dalla prima giornata. Raggiunto il feeling e ripristinato l’assetto della sua Peugeot 208, Zanin ha trovato il passo giusto alla distanza ed è riuscito a portare a termine il rally e a costruire un’ottava posizione finale, che serve da iniezione di fiducia per le prossime quattro tappe dell’Europeo Junior.

Mattia Zanin: “la gara non è andata male. Ci eravamo preparati sin da subito ad affrontare una gara asciutta, quindi siamo partiti con un setup impostato in questo senso, con quattro gomme dure. La prima parte è andata bene, poi ha iniziato a piovere e la situazione si è complicata drasticamente per noi. Avevamo solo un’assistenza remota a disposizione, quindi siamo riusciti a sistemare la vettura solo in serata. Alla domenica siamo partiti meglio, abbiamo fatto un giro di speciali con un approccio conservativo per evitare errori e crescere durante la giornata. Poi nella seconda parte abbiamo provato ad alzare il ritmo e siamo migliorati nel finale, soprattutto sull’ultima speciale dove abbiamo staccato un buon tempo complessivo. Dobbiamo continuare a migliorare, ma tutto sommato già lo abbiamo fatto rispetto alla Polonia. Gli altri davanti vanno molto forte, quindi dobbiamo provare a crescere in fretta per avvicinarci a loro”.

(comunicato privo di valore regolamentare a cura dell'ufficio stamp ACI Team Italia)